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Memorie di Zodio

Sono appena rientrata a casa dopo una spedizione da Zodio, un nuovo negozio per la casa appena aperto a Rozzano (MI) consigliatomi da un’amica fidata come me matta di cose frou frou e pretty per cucina, decorazione e arte della casa. 
Prima di arrivarci avevo visto un video introduttivo dove l’AD di questo nuovo negozio diceva che Zodio è rivolto alle donne, con uno staff amichevole, prezzi competitivi e corsi ad hoc. Curiosissima.
Appena giunta nella ridente Rozzangeles e nel merdaviglioso centro comerciale Il Fiordaliso adiacente alla tangenziale Ovest e accanto ad una distesa immensa di ciminiere e baracche abusive ho subito notato questo edificio color nero e rosa fucsia (bastardi! già ci fregate con l’aspetto esterno!) proprio accanto a Leroy Merlin, il paradiso degli uomini. Perchè diciamoci la verità, questi negozi assieme ai centri commerciali sono i paradisi delle famiglie disperate, posti perfetti per sfuggire dalla triste routine casalinga e buttarsi nello shopping compulsivo di quelle cose che poi si dimentica di avere.
Ma torniamo a noi, entro che sono le h 14 circa; davvero chapeau a chi si è letto il manuale di marketing prima di creare Zodio, un vero e proprio specchietto per le allodole. Il negozio praticamente ti parla, dalle luci ai carrelli pucciottosi con le ruote flex che quando giri per gli scaffali ti sembra di volare, ovunque foto di personaggi sorridenti che ti invitano a frequentare l’atelier di cucina o di decorazione.
  I cartelli ti indicano cos’è cosa e a cosa serve, tipo “esci dalla doccia” oppure “coccole per il tuo bambino” etc etc.
Giro per il super negozio praticamente imbambolata, cercando di non farmi sfuggire nulla, osservando ogni cosa soprattutto il reparto pasticceria che ha un quantitativo assurdo di ingredienti particolari che soltanto Buddy Valastro ed Iginio Massari saprebbero capire. Un corridoio intero di spezie e oli e condimenti etnici con tanto di tester per sentirne i profumi, prezzi non assassini, dai. 


Si, ci sono alcune cose di Zodio che decisamente incuriosiscono ma altre che tutto sommato ti ricordano di essere in un negozio di casalinghi e punto. Non c’è l’atmosfera frou frou di Maisons du Monde o di una boutique shabby chic. Per quanto concerne i casalinghi ricorda moltissimo gli oggetti che vende Ikea, alla fin della fiera. 

Poi ad un certo punto il negozio inizia a riempirsi sempre di piu ed arrivano ragazze affascinate con poveri fidanzati alcuni ancora ignari, altri che vedi appollaiati sui carrelli pieni dimenticati nell’angolo delle padelle wok.
Ma soprattutto arrivano loro, le donne despota, le madri padrone del mondo. Alcune con dei passeggini che sembrano dei transatlantici e dei bambini cosi grandi e grossi che ormai dovrebbero iniziare a studiare per la patente del motorino, altre che comandano marito e figlio teenager a bacchetta “prendimi questo” “voglio sapere quello quanto costa”. Imbruttite dall’acidità, eterne scontente, frustrate, inizio a capire che forse questo negozio non solo è rivolto alle donne ma alle disperate do Rozzangeles. Inizio paradossalmente a pensare, “cazzo quanto mi stanno sulle palle le donne”.
Bello, si arriva anche al reparto di creatività, carino si ma nulla a che vedere con gli imponenti superstore di craft americani. Non c’è nulla di piu triste dell’italiano che cerca di far l’americano, gli viene bene come i musicals. Si, questo è il reparto adatto a quelle fuse di testa che prendono il coperchio di un cassonetto e lo fanno diventare uno scaffale a libreria color arcobaleno glitterato. Cose totalmente inutili per sconfiggere la noia a casa mentre per terra negli angoli ci sono i battuffoli di polvere e le ragnatele con 40 abitanti cad.   

Nel frattempo, mentre loro scelgono la vernice giusta, il figlio si sta rotolando per terra con in mano tre libri di cucito, a breve staccherà sicuramente una pagina. Vicino all’atelier della decorazione ci sono bambini urlanti che corrono e si tirano le cose mentre le madri sono intente a rovistare nei cestoni. Capisco che è arrivato il momento di andarmene.
Insomma, che dire. Zodio vale la pena vederlo una volta nella vita, possibilmente lontano dagli orari di punta oppure se state cercando qualche ingrediente assurdo. Per tutto il resto ragazze, ci son tanti altri negozi non serve che andiate fino a Rozzano.
Ah, la cassiera mi dice che dovrebbero aprire anche a Rescadina, prima o poi… potrebbe valere più la pena frequentare questo negozio se ce ne fosse uno più vicino a casa… Potrebbe…

I MIEI ACQUISTI


Ecco ciò che ho comprato, ho speso 101 euro. Un guanciale per la cervicale, calze in gel per idratare i piedi, fascia da bagno per capelli, una bottiglia di vetro, porta biancheria per lavatrice, libro di California Bakery, spezie per aromatizzare la carne, glitter per dolci.

5 thoughts on “Memorie di Zodio

  1. Nel corso del tuo articolo mi hai fatto passare da più sentimenti:
    1) il prossimo week end ci vado
    2) Beh… forse 20 km sono troppi (A/R sono 40), l’Ikea è più vicina
    3) mah… magari un week end che mia nonna non c’è, ci faccio un salto con mia mamma…
    Gli uomini in questo momento si stanno facendo la stessa domanda che ci facciamo noi quando loro guardano affascinati per 20′ il reparto trapani del Leroy Merlin.

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